In bici sul treno.

Ebbene sì, anche se con un po’ di difficoltà, in Italia è possibile portare la bici in treno per recarsi sul posto di lavoro. Caricare la bicicletta sul treno sotto molti punti di vista funziona ed è anche comodo, ma purtroppo non si è mai fatta una grande propaganda del servizio.

Ecco i vantaggi dello spostamento in bicicletta:
– il percorso casa-lavoro brucia tutto il mio tempo libero settimanale, perché non utilizzarlo per fare un po’ di esercizio fisico?
– Autobus, treno, metropolitana, tram, sia all’andata che al ritorno: semplifichiamoci la vita!
– Si risparmia sui costi di spostamento, sempre più cari.
– Si riducono i tempi di attesa: dormiamo di più la mattina.
– Contribuiamo a ridurre l’impatto del viaggio sul bilancio ambientale sociale.

Ecco allora 7 consigli utili per caricare la bici sul treno

1 – Biglietti
In generale, il biglietto per la sola bicicletta valido 24 ore, sui treni regionali, diretti e interregionali, costa 3,5 euro (ma la tariffa può variare di regione in regione). Se pensate di utilizzare la bici sul treno anche solo per 2 mesi conviene l’abbonamento annuale: in Lombardia, per esempio, al costo di 60 euro possiamo caricare la bici su tutti i treni regionali in qualsiasi fascia oraria; una volta fatto non ci pensiamo più.

2 – Dove salire
Tutti i treni regionali hanno una carrozza o un’area di servizio attrezzata per accogliere le bici, a eccezione di quelli a due piani. Il consiglio, in questo caso, è quello di utilizzare lo spazio dedicato ai disabili presente in una delle carrozze (ovviamente dando la precedenza al disabile). In tutti i casi, per capire come individuare l’area dedicata alle biciclette, la regola è semplicissima: individuare il locomotore e andare sull’ultima carrozza dalla parte opposta. Non badate a dove è stato applicato l’adesivo relativo alle biciclette (azzurro con bici bianca): sarebbe stato troppo semplice posizionarlo in prossimità dell’accesso da utilizzare.

3 – Dove aspettare il treno
Anche se avete orari fissi e prendete sempre gli stessi treni vi accorgerete che, con una frequenza non prevedibile, la posizione del locomotore rispetto alla direzione di ingresso in stazione non sarà mai la stessa. Quindi è meglio non aspettare il treno all’inizio o alla fine della pensilina, mettetevi piuttosto al centro e spostatevi solo dopo aver identificato il locomotore.

4 – Come riporre la bicicletta
Nell’area di servizio troverete dei ganci a cui appendere la vostra bicicletta con la ruota anteriore. In alcuni casi, dove presente, occorrerà alzare la panca sotto cui si trovano gli alloggi per le ruote posteriori, utilizzabili anche per assicurare la bici con un lucchetto.
In altri casi vi capiterà di dover assicurare la bicicletta a pali verticali o corrimano. Meglio utilizzare una fascia elastica, o degli elastici per auto, o una corda.

5 – Cosa potrebbe succedere
Qualche volta ci potrebbero essere tre tipi di contrattempi:
– nelle fasce orarie più affollate salire con la bicicletta risulta un’impresa quasi impossibile
– molte volte i passeggeri occupano le aree dedicate alle biciclette che dovrebbero essere lasciate libere
– a volte capita che la cabina di servizio venga lasciata chiusa

Purtroppo, essendo i ciclisti in treno ancora una minoranza, in alcune situazioni bisogna pagare lo scotto nei confronti dei passeggeri, ma avendo acquistato un servizio avete tutto il diritto di chiedere spiegazioni di un malfunzionamento al personale responsabile.

6 – Usate la bici pieghevole
Una buona soluzione è circolare sui mezzi con una bici pieghevole, perché in questo caso non ci sono biglietti da pagare e non ci sono problemi di accessibilità e posizionamento.

7 – La guida
Per informazioni dettagliate consultate la guida Bici + Treno sviluppata dalla FIAB per Trenitalia.